Aky Vetere per E. Macadan
![]() Il cane borghese
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autori: | Eliza Macadan |
formato: | Libro |
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Il cane borghese
di Eliza Macadan
Un treno surreale corre con vagoni che sono poesie; viaggiano a una distanza talmente ravvicinata da essere attraversate dalle stesse frequenze semantiche. Eppure Il cane borghese non è un poema; è un sogno percorso da inquadrature fotografiche, click rapidi, come si chiede alle immagini colte di sorpresa durante un viaggio. Vivere non è esistere; l’esistenza comporta lo sforzo di documentare tutto ciò che del vivere si trasforma in esperienza. Esperire quindi è il paradigma di Eliza Macadan; un paradigma che si radica soprattutto nel vissuto romeno, nei ricordi, appunto, esistenziali. Ce lo rammenta nella poesia che intitola il libro. Le foglie piangono d’autunno/ un paradiso pieno di partecipanti/ ci aspetta/ le piazze pubbliche/ si sono spostate nel cortile/ di sera incontro/ un cane borghese resistente alla routine/ come me. Certo non è facile ascoltarsi, dialogare con l’altra parte di sé, quella che non vuole sconti ma prove, documenti capaci di legare il presente vissuto non solo a un passivo futuro, ma anche al passato e così giustificare l’esistere.
Sto attraversando ere geologiche/ in attesa della caduta dell’uomo/ angeli demoniaci/ sguazzano in mazurche/ cavalcando il millennio con il numero tre/ qualcuno s’ingegna silenziosamente/ nelle mie cellule/ gigli di plastica/ affiorano i gambi qua e là/ nel lago guardandoci/ il bimbo mai nato rimarrà così/ uno studio per caso l’aspettativa di vita/ scivolerà in basso/ verso la caduta primaria.
Ecco allora nascere la costruzione del testo. Il tempo è l’unica prova dell’esistere; siamo noi che lo cogliamo nel punto che vogliamo, soprattutto nel momento in cui ne abbiamo certezza: Esistere vuol dire rilucere nella piena integrità dell’essere; cogliere tutto, non una parte del tutto. Perciò viaggiare non significa conoscere solo la realtà, ma conoscere attraverso la realtà poetica l’interminabile flusso dell’esistenza. Non c’è l’oggi, c’è solo ciò che si conosce in un lento, costante, accadere.
Aky Vetere